NO ALLO STERMINIO DELLA VOLPE IN PROVINCIA DI ANCONA


Questa mail verrà inviata ai seguenti indirizzi:
l.serrani@provincia.ancona.it; f.basso@provincia.ancona.it; s.salustri@provincia.ancona.it; p.bitonto@provincia.ancona.it; r.renzi@provincia.ancona.it; m.sbriscia@provincia.ancona.it; l.lampa@provincia.ancona.it; m.brecciaroli@provincia.ancona.it; s.sala@provincia.ancona.it; c.scaravelli@provincia.ancona.it; floraefauna@provincia.ancona.it; m.dibiagio@provincia.ancona.it; m.carlini@provincia.ancona.it;  m.fabietti@provincia.ancona.it; d.leviminzi@provincia.ancona.it; e.mariani@provincia.ancona.it; c.perilli@provincia.ancona.it; a.rosoni@provincia.ancona.it; m.zannini@provincia.ancona.it; cultura@provincia.ancona.it;  agricoltura@provincia.ancona.it; l.neri@provincia.ancona.it;  a.fuselli@provincia.ancona.it

Testo che verrà inviato:
Gentili Signori,
la presente per chiedere la sospensione della caccia alla volpe attualmente in vigore nella provincia di Ancona e il ritiro della delibera che ha autorizzato uno stermino ingiustificato di migliaia di volpi, abbattute anche nel periodo della riproduzione e dello svezzamento dei piccoli, sbranati da cani appositamente addestrati per la “caccia in tana”. Numerosi studi scientifici attestano come la volpe, nutrendosi di ratti, topi e altri piccoli animali dannosi per i raccolti, sia una specie molto utile in ambito agricolo, tanto che anche l’Inghilterra ha definitivamente abolito la tradizionale caccia alla volpe. La legge 157/92 obbliga a ricorrere a metodi ecologici e non cruenti per contenere la popolazione delle specie animali ritenute in sovrannumero, metodi che in questo caso sono stati deliberatamente ignorati solo al fine di favorire i cacciatori.

Distinti saluti

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