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• COSA SUCCEDE: La vivisezione all'Università di Pavia
• ESPERIMENTI: Abstract su quello che accadeva all'Università di Pavia
• VITTORIA OIPA:
STOP agli esperimenti a Pavia
• INFORMATI: la vivisezione
COSA SUCCEDE
CRONISTORIA
A cura dell’ENPA di Pavia
Nel lontano 825 un editto di Lotario cominciò a disciplinare lo studio pavese, ma la nascita vera e propria dell’Università di Pavia risale al 1361. Ludovico il Moro nel 1485 riunì le varie facoltà, donando all’istituzione la sede attuale. Queste righe chiariscono l’orgoglio ed il rispetto dei pavesi verso il loro Ateneo e come questo sia strettamente collegato alla vita della città e con essa strettamente identificato. Pavia ha, nel corso degli anni, perso quasi tutte le fabbriche, per lavorare ci si deve spostare nel milanese e l’Università, con il suo flusso di studenti, assieme al Policlinico San Matteo, rimane comunque una fonte di introiti e di sostegno per la città. Il ministro della Pubblica Istruzione ha recentemente proposto la creazione a Pavia di un centro come la Normale di Pisa e sul modello dei college americani. Questo è il quadro nel quale si è svolta la nostra lotta contro il Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Pavia sito in piazza Botta.
OTTOBRE 1998: A Pavia si svolge una manifestazione anti-pellicce (organizzata da UNA – Uomo Natura Animali ed ENPA). Il percorso tocca anche piazza Botta. Emerge la storia degli esperimenti sui cani. L’ENPA di Pavia si accorda con OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) e UNA per cercare di aiutare gli animali nel laboratorio.
Sul quotidiano cittadino viene pubblicata una lettera di alcuni cittadini che si interrogano sulla natura dei lamenti che provengono dal laboratorio di farmacologia di piazza Botta.
GENNAIO 1999: l’OIPA ottiene le copie delle relazioni di alcuni esperimenti condotti nel laboratorio di farmacologia di Pavia, pubblicati su alcune riviste di settore estere. Ne traduce una parte e si prepara la raccolta firme e la manifestazione di ottobre.
APRILE 1999: i NAS effettuano un’ispezione nel laboratorio (la documentazione relativa è in nostro possesso).
MAGGIO 1999: parte la raccolta firme.
OTTOBRE 1999: la manifestazione di Pavia è un grande successo. Sul quotidiano cittadino vengono pubblicate due lettere : una dei ricercatori ed una degli impiegati del famigerato laboratorio in difesa della struttura.
NOVEMBRE 1999: viene rappresentata in Piazza Botta , da ENPA ed UNA la Via Crucis a simboleggiare la sofferenza degli animali nel laboratorio.
DICEMBE 1999: il giorno 6 viene organizzata una fiaccolata ed il giorno 22 un presepe.
GENNAIO 2000: il 5 arrivano a Pavia due befane che distribuiscono caramelle ai buoni e carbone per i ricercatori di Piazza Botta . In questa occasione c’è anche una televisione locale che registra un filmato e lo trasmette nel TG della sera.
22 MARZO 2000: una delegazione composta dal presidente dell’ENPA di Pavia Maria Vincenza Tardino, dal delegato italiano dell’OIPA Massimo Comparotto, dalla rappresentante del movimento UNA e del Coordinamento Nazionale delle Associazioni Animaliste Ilaria Innocenti, dal rappresentante della LIMAV (Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della vivisezione) Prof. Bruno Fedi e dal rappresentante legale Avv. Marzano, viene ricevuta dal sottosegretario alla Sanità Dott. Antonino Mangiacavallo al quale vengono consegnate le circa 200.000 firme raccolte contro la sperimentazione nei laboratori. Nel corso dell’incontro viene stabilito che, poiché il decreto legislativo 116/92 stabilisce che laddove sia possibile eseguire gli esperimenti con metodi alternativi non si possono utilizzare animali e, poiché il Prof. Fedi sottolinea come il comitato scientifico sia in grado di fornire decine di sistemi alternativi, si chiede che il ministero della Sanità procuri la documentazione in base alla quale ha stabilito di concedere l’autorizzazione agli esperimenti sugli animali, in barba alla legge.
31 MARZO 2000: cade il governo.
APRILE 2000: viene formato il governo Amato e viene nominato ministro della Sanità il Prof. Umberto Veronesi e sottosegretari alla Sanità l’On. Fumagalli Carulli e l’On. L’Abate.
11 SETTEMBRE 2000: Massimo Comparotto dell’OIPA consegna a Veronesi una lettera nella quale si chiede un incontro. Il Ministro si dichiara contrario scientificamente ed eticamente agli esperimenti.
NOVEMBRE 2000: In seguito alla documentazione fornita dalle associazioni animaliste (OIPA, ENPA, UNA) il ministro Veronesi ordina all’Istituto Superiore di Sanità un’ispezione all’interno dell’Istituto di Farmacologia.
5 DICEMBRE 2000: L’On. Carla Rocchi (nominata il 4 settembre 2000 sottosegretaria alla Sanità) riceve una delegazione composta dal presidente dell’ENPA di Pavia, dal delegato italiano dell’OIPA, dalla rappresentante del movimento UNA e del Coordinamento Nazionale (già citati in precedenza). L’On. Rocchi assicura il suo aiuto alle associazioni.
16 DICEMBRE 2000: a Pavia si tiene una fiaccolata di solidarietà per i cani di piazza Botta.
30 GENNAIO 2001: L’On. Rocchi invia all’ENPA e all’OIPA una relazione preliminare della commissione che ha svolto il controllo in piazza Botta datata 12 gennaio.
16 FEBBRAIO 2001:l’On. Rocchi invia ad ENPA ed OIPA la revoca delle autorizzazioni concesse al laboratorio di Farmacologia dell’Università di Pavia e la richiesta di bloccare gli esperimenti in atto. La motivazione di questa decisione, che non ha precedenti in Italia, è che gli esperimenti condotti sui cani non sono scientificamente validi e pertanto sono inutili (allegati).
Nel 1999 si riesce a sottrarre una cagna beagle al laboratorio. Vai alla sezione immagini e guarda la sua foto.