PERCHE' NO AL MACELLO DI BARCON


RISPETTARE E NON UCCIDERE
Tutti gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare emozioni e sentimenti; tutti coloro che ospitano in casa un animale lo sanno bene. Per questo una mucca, un vitello, un maiale non sono molto diversi da un cane o da un gatto. Incredibilmente però gli animali cosiddetti “da reddito” vengono trattati come delle cose da utilizzare, sulla base di una concezione del mondo e della vita con l’umano al vertice.
Macelli ed allevamenti intensivi sono l’espressione più cruda dell’indifferenza che pervade e corrode la nostra società, che giustifica la violenza che oltre a colpire gli animali e l’ambiente, finisce inevitabilmente per ritorcersi anche contro gli esseri umani stessi.
I più non hanno la minima idea di cosa sia veramente un macello, una “catena di smontaggio” terrificante, un concentrato di violenza che, visto una sola volta, non si scorda per tutta la vita.
Continuare ad acquistare carne, pesce, latte e formaggio al supermercato, significa ignorare volutamente la sofferenza necessaria per “produrli”.
Non c’è nulla di pietoso e di lecito nell’uccisione di un altro essere vivente. Chi vuole credere che lo sia non sa o non vuole sapere che gli animali hanno coscienza e consapevolezza e non desiderano di certo essere uccisi, ma vivere, come no, liberi e in pace.

MANGIARE SANO, MANGIARE VEGETARIANO
Vivere senza cibarsi di animali è non solo possibile, ma anche consigliabile sia per la propria salute che per quella del pianeta in qui viviamo.
Tantissime persone lo hanno fatto nel corso della storia a partire dagli antichi e molte lo fanno oggi, per i motivi più svariati: una scelta etica, la propria salute, il rispetto per l’ambiente, scelte religiose.
Un numero crescente di autorevoli ricercatori, medici e dietisti dichiara che un’equilibrata dieta vegetale, o meglio vegana, è completa e salutare, e aiuta a prevenire molte delle malattie moderne (cioè causate dal tipico stile di vita occidentale) come obesità, diabete, molti tipi di tumore, cardiopatie, osteoporosi, garantendo una vita sana e mediamente più lunga di almeno 7 anni rispetto ad una dieta onnivora.
Siamo convinti che nel 2012 e in futuro, con consumi di carne in continua inesorabile discesa, anche grazie ad una sempre maggiore informazione riguardo i danni che il suo consumo provoca alla salute, non ci sia proprio bisogno di macelli né a Barcon né altrove.

IL CONSUMO DI CARNE STA DISTRUGGENDO LA TERRA!
Il nostro pianeta non può sostenere ancora a lungo i costi ambientali (consumo di terra ed acqua potabile, inquinamento ed effetto serra) causati dagli allevamenti necessari per “produrre” tutta questa carne e tutto questo latte!
Per ogni kg di carne di Vitello (“scarti” compresi) è necessario coltivare mediamente 18 kg di vegetali, dunque 1 kg di proteine animali equivale a circa 18 kg di proteine vegetali.
La deforestazione è una conseguenza diretta dell’allevamento intensivo che sottrae terreno alle foreste e all’agricoltura e l’Onu, analizzando l’impatto ambientale del consumo e della produzione, auspica una dieta senza carne, latticini e uova.
ll nostro Pianeta non può pagare un costo così alto!
Per 1 kg di carne Bovina sono necessari fino a 100.000 litri di acqua potabile (oltretutto sempre più preziosa a causa della siccità e dell’inquinamento delle falde) mentre per la coltivazione di 1 kg di patate ad esempio sono sufficienti circa 500 litri di acqua, per il frumento 900, per il mais 1400… In pratica l’acqua necessaria per “produrre” 2 kg di carne di manzo basterebbe per un anno per tutte le necessità di una persona.

DA DOVE ARRIVANO I BOVINI DESTINATI A BARCON?
Dopo lunghe investigazioni compiute in tutta Europa sulle condizioni degli animali durante il trasporto verso i macelli, per limitare le loro sofferenze è stata promossa una petizione che ha raccolto più di 1.000.000 di firme chiedendo la riduzione delle ore di trasporto.
A seguito di ciò, 395 Parlamentari Europei hanno sottoscritto una dichiarazione che porterà presto all’emanazione di una legge comunitaria che vieterà i trasporti di animali all’interno della Comunità Europea per un periodo superiore alle 8 ore.
Da dove arriveranno dunque ogni settimana i 36.000 bovini destinati al macello di Barcon, se la durata massima del trasporto è di 8 ore?
Su quali strade viaggeranno ogni settimana 450 camion, molti con rimorchio?
che città diventerà Barcon? E i rifiuti come verranno smaltiti e trasportati?

600 POSTI DI LAVORO... MA CHE LAVORO?!
Il gruppo di imprenditori che vorrebbe attuare il progetto di questo enorme complesso industriale, progetto che oltre al mega-macello prevede anche quello per un’immensa
cartiera alta 20 metri di cui 9 interrati in un terreno ricco di preziosa ghiaia, ha promesso 600 posti di lavoro ma… di che lavoro si tratta?
Quanti abitanti di Barcon vorrebbero lavorare in un macello?
Uccidere e squartare animali da mattina a sera pulire carcasse, in un mare di sangue e viscere tra urla di angoscia strazianti? Qua lche giovane laureato della zona ?
Magari con turni di lavoro di 8 o 12 ore, giorno e notte, e un contratto di 3 mesi che forse non sarà più rinnovato?

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