24/2/16
E’ di pochi giorni fa la notizia della barbara uccisione a bastonate di quattro cuccioli di poche settimane uccisi a in una zona periferica di Gela (CL). I volontari si sono attivati per mettere in sicurezza gli altri 12 cuccioli presenti nella zona, sopperendo anche al mancato servizio di recupero e trasferimento in canile che dovrebbe essere garantito dalla società Ambiente Italia, che opera in convenzione con il Comune di Gela. Tale “servizio”, anche quando è in vigore, è solo diurno e attivo solo 4 ore al giorno. E il resto della giornata? Se un randagio viene investito o sta morendo per la strada secondo il Comune non è sua competenza.
Uno scenario sconfortante, ma anche l’alternativa, ovvero il trasferimento nel canile privato di Ri.ca.ra, a un’ora di distanza da Gela, non è più edificante dal momento che si tratta di una struttura che detiene oltre mille cani. I cani una volta entrati nei box hanno raramente la possibilità di uscirne e, quando questo accade, è solo grazie all’instancabile lavoro dei volontari dell’OIPA Gela che creano per loro appelli di adozione in modo da salvarli da un’intera vita di detenzione. Prigionieri senza colpa.
La colpa, invece, è di chi, da anni, invece di mettere in atto efficaci politiche di controllo del randagismo, si limita a versare mirabolanti somme nelle tasche dei privati che possiedono canili come quello di Ri.ca.ra. Il dito è quindi puntato ancora una volta contro il Comune di Gela, nella persona del sindaco Domenico Messinese, reo di non aver mai fatto nulla per mostrare anche solo di considerare il fatto che città e campagna pullulano di cani e gatti randagi che, in assenza campagne di sterilizzazione, si riproducono, si ammalano, vagano affamati, soffrono per i sintomi di malattie curabili e muoiono di stenti o investiti. Un quadro drammatico degno di un Paese del terzo mondo.
Ecco perché vi chiediamo di unirvi alla nostra protesta nei confronti dell’amministrazione comunale di Gela inviando l’appello per chiedere che vengano avviati protocolli di gestione del randagismo che prevedano di dirottare i fondi dedicati a una massiccia campagna di sterilizzazione, alla costruzione di un canile comunale e all’incentivare le adozione tramite la collaborazione con le associazioni di protezione animali attive sul territorio.
AGGIORNAMENTO
ARRIVANO A MILANO I FRATELLINI DEI CUCCIOLI DI GELA UCCISI A BASTONATE: ACCOLTI DAGLI ANGELI BLU DELL’OIPA, SONO STATI CONSEGNATI ALLE NUOVE FAMIGLIE
Dall’incubo alla felicità. Questo il viaggio che hanno compiuto 6 cuccioli nati randagi a Gela (CL) che, dopo essere miracolosamente sopravvissuti ad una violenta aggressione che è costata la vita ai loro fratellini, hanno trovato adozione in Lombardia.
I volontari dell’OIPA Gela avevano denunciato il drammatico fatto a fine febbraio, quando avevano ritrovato quattro cuccioli uccisi a bastonate in una zona periferica della città e messo in sicurezza altri dodici cuccioli che si erano nascosti terrorizzati, sopperendo anche al mancato servizio di recupero e trasferimento in canile. Grazie all’intervento degli angeli blu, i cuccioli sono stati accuditi, curati e, dopo un meticoloso lavoro di ricerca e verifica delle richieste di adozione, affidati a chi saprà amarli facendo dimenticare loro il trauma subito.