29/9/14
Daniza e i suoi cuccioli sono braccati, i loro movimenti sono monitorati e, con l’apertura della stagione della caccia il pericolo per la loro incolumità cresce esponenzialmente. Il timore è che si aspetti il momento in cui l’attenzione sarà calata sulla vicenda per procedere alla cattura, alla separazione dai cuccioli e alla reclusione dell’orsa. A patto che la cattura avvenga senza pericoli per l’incolumità delle persone, in caso contrario la Provincia di Trento ha autorizzato l’uccisione, nonostante il Ministero dell’Ambiente non abbia avallato tale decisione. Ecco perché l’OIPA ha presentato un argomentato ricorso al TAR per bloccare un’ordinanza assolutamente immotivata.
Sono già stati evidenziati tutti i retroscena di questa fumosa vicenda, ma vogliamo sottolineare ancora una volta quanto sia vergognoso montare ad arte un caso utilizzando come capro espiatorio un animale che è stato inserito in quella zona dall’uomo e non ha fatto altro se non comportarsi secondo le caratteristiche etologiche della sua specie.
Vuoi aiutare Daniza? Partecipa anche tu all’iniziativa che verrà organizzata dall’OIPA e da altre associazioni sabato 13 settembre: una grande scritta umana nel centro di Trento per chiedere il diritto di Daniza a vivere libera. Puoi sostenere la nostra battaglia di civiltà anche effettuando una donazione a sostegno delle spese legali.