29/12/14
L’OIPA ha inviato un’opposizione alla richiesta di archiviazione della denuncia depositata contro la provincia di Trento a seguito della morte di Daniza per il reato di uccisione di animale. Nei giorni scorsi è infatti arrivata la notizia della richiesta di archiviazione formulata da Giuseppe Amato, Procuratore presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Trento, motivata dal fatto che la sedazione non aveva lo scopo di uccidere l’animale, ma solo di catturarlo al fine di detenerla in una zona cintata.
L’OIPA ha quindi contestato il dolo eventuale in quanto, come asserito da medici veterinari e come dimostrato da episodi precedenti, l’anestesia è sempre rischiosa negli animali selvatici, oltre alla mancanza di giustificazione per un tale intervento visto che non vi erano prove della pericolosità di Daniza. Inoltre non è stata mai effettuata una perizia di parte sulla carcassa dell’orso, nonostante fosse stata esplicitamente richiesta.
In attesa del proseguimento dell’iter legale, che include anche il ricorso al Tar contro la delibera di cattura emanata dalla Provincia di Trento e una denuncia contro l’Italia alla Commissione Europea, prosegue il lavoro delle sezioni OIPA di Trento e Bolzano che, oltre ad aver partecipato all’incontro con i massimi esperti mondiali di plantigradi tenutosi il 5 dicembre a Bolzano, hanno incontrato sia i responsabili della Provincia per la gestione della fauna selvatica nell’ambito del progetto Life Arctos sia il Presidente del Consiglio Provinciale al fine di avviare una collaborazione che permetta di avere un esperto come rappresentante all’interno del comitato gestionale ed essere quindi coinvolti in qualsiasi decisione verrà presa in merito agli orsi trentini.
Aggiornamento cuccioli: l’ultimo avvistamento dei cuccioli (ora hanno un anno di età) di Daniza, che risale a circa un mese fa, riporta la loro presenza presso una tana già frequentata in precedenza con la madre. Non essendo più stati avvistati l’opzione più probabile è che si siano ritirati nella tana per il letargo. Dal momento che l’esemplare munito di radio collare l’ha perso, non è possibile averne certezza.